Ultima modifica: 9 Gennaio 2024

Programmazione Educativa di Istituto

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROBBIO
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA DI  ISTITUTO

L’Istituto Comprensivo di Robbio con l’apporto delle competenze professionali di tutto il personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, si impegna a garantire la qualità delle attività educative.
Gli obiettivi educativi sono quelli generali che ogni società e cultura assegna all’azione formativa e che possono essere desunti dal testo dei Programmi vigenti nei tre ordini di scuola presenti nell’Istituto

BISOGNI E ASPETTATIVE

Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita è piuttosto eterogeneo e diversificato.
L’eterogeneità dell’utenza costituisce un patrimonio per scambi e arricchimenti culturali e umani.
La valorizzazione delle diversità favorisce la formazione di cittadini del mondo, pur senza rinunciare alle tradizioni locali ed alla memoria storica del proprio territorio.
Le Amministrazioni Comunali, dimostrando sensibilità e impegno, organizzano e promuovono momenti aggreganti, in collaborazione con le Parrocchie e le Associazioni di volontariato di varia natura (culturali, ambientaliste, sportive, etc.). Ciò aiuta lo sviluppo di una vita sociale e di relazione anche tra i giovani, peraltro svantaggiati dalla dislocazione geografica dei Comuni dell’Istituto.
La scuola tutta, ed in particolare la Scuola Secondaria di Primo Grado, a cui accedono ragazzi provenienti  da diversi Comuni, deve favorire momenti ed occasioni di aggregazione per migliorare
ulteriormente la vita di relazione.
La Scuola deve dare un’offerta formativa ad ampio spettro, che insieme alla valorizzazione dell’eccellenza, offra tutte le possibili occasioni e strategie di intervento per il recupero delle difficoltà.

FINALITÀ EDUCATIVE

· Rendere la scuola luogo di costruzione del sapere e di aggregazione di bambini e ragazzi che instaurano rapporti umani sempre più articolati
· offrire stimoli culturali e di crescita di vario genere per un’azione educativa di ampio respiro
· rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti sociali
· superare situazioni di svantaggio culturale
· collaborare con la famiglia nel seguire il cammino educativo di ciascun alunno
· sviluppare la capacità di ascolto, di esprimersi in modo creativo e di comunicare correttamente
· sviluppare le capacità operative, sia nell’aspetto manuale che creativo
· perseguire il raggiungimento di una solida preparazione culturale di base
· porre le premesse per un’educazione permanente e ricorrente
· sviluppare motivazioni e interesse allo studio e alla cultura
· acquisire e sviluppare capacità logiche
· acquisire il senso critico
· educare a porsi in posizione problematica
· assumere  un atteggiamento critico nelle scelte di vita per il superamento di scelte emozionali e per contrastare l’appiattimento a comportamenti e valori per imitazione di gruppo
· educare al confronto con problemi e culture di società diverse da quella italiana
· educare alla comprensione per superare visioni unilaterali dei problemi e avvicinare all’intuizione di valori comuni a tutti gli uomini
· acquisire un’immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale
· educare al vivere insieme
· operare in spirito di solidarietà con gli altri nella costruzione del bene comune
· conoscere gli ordinamenti e le strutture civiche e politiche
· riconoscere il valore di regole comportamentali per una dignitosa vita comunitaria
· introdurre l’alunno nella realtà che lo circonda con un atteggiamento positivo, aiutandolo a sviluppare il suo senso di responsabilità
· crescere e rafforzare il senso di autostima di ciascuno, attraverso la valorizzazione di ogni elemento positivo del suo atteggiamento e dei suoi risultati, in modo che ogni critica dell’insegnante
sia sempre inserita in un contesto di valorizzazione della persona
· promuovere lo sviluppo delle capacità di comunicazione con i coetanei favorendo il superamento di opposizioni, divisioni, tentazioni di razzismo e di ogni forma di emarginazione
· sviluppare la capacità di esprimere nelle diverse forme i propri sentimenti e di esternare paure, ansie, preoccupazioni
· aiutare la crescita dell’autonomia personale nell’assunzione di responsabilità nei confronti dei compagni e dello studio.

UNITARIETÀ – COLLEGIALITÀ – CONTITOLARITÀ – CORRESPONSABILITÀ

Gli stili di lavoro e i metodi dei docenti sono ispirati ai seguenti principi desunti dalle vigenti disposizioni legislative.
“Unitarietà dell’insegnamento” per trovare, salvaguardando la libertà di insegnamento, soluzioni ai problemi dell’attività educativa e didattica che siano condivise e impegnino allo stesso modo tutti i docenti.
“Collegialità” per programmare e discutere insieme, nelle sedi opportune, (riunioni di gruppo, consigli di classe, interclasse, istituto) seguendo un metodo di lavoro che implica il confronto.
“Contitolarità” perché tutti gli insegnanti hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri, a prescindere dall’anzianità di servizio e da qualsiasi gerarchia, o dagli incarichi che sono chiamati a svolgere dal Dirigente scolastico o dal Collegio Docenti.
“Corresponsabilità degli esiti” perché i risultati formativi degli alunni sono dovuti al lavoro di tutti i docenti e nessuno si può dissociare dalla parte di responsabilità che ha nei confronti di tali risultati.
Il Collegio Docenti dà indicazioni pratiche perché tali aspetti fondamentali dell’attività formativa siano garantiti.

PROGRAMMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

La programmazione trova una sua definizione nel Piano Annuale delle Attività.
La Programmazione Educativa viene verificata a settembre e al termine dell’anno scolastico.
La Programmazione Didattica viene impostata a settembre e verificata a livello di plesso o di Istituto secondo quanto previsto nel Piano annuale delle attività.
Negli incontri di programmazione si pone particolare attenzione, oltre che agli obiettivi didattici, alle modalità di confronto e di relazione fra insegnanti, fra insegnanti e alunni e fra alunni, ai diversi stili di lavoro, all’organizzazione della vita della classe, alle regole della convivenza, alla definizione di regole, alla parità di carichi professionali, ai tempi e alle modalità di svolgimento delle verifiche, alla modalità di valutazione, alla gestione delle ore di contemporaneità, alla necessità di tempi distesi (equilibrio fra i vari momenti della giornata), alla gestione degli Organi Collegiali e alle modalità di rapporto con i genitori.

METODOLOGIA

L’azione educativa deve avere al centro l’alunno. In questa prospettiva, ogni proposta di lavoro sarà adeguata alle sue caratteristiche psicologiche ed intellettuali.
Si cercherà di attuare un rapporto educativo fondato sul dialogo, sul coordinamento e sulla coerenza tra i vari insegnamenti sia nella scelta degli atteggiamenti e stili educativi comuni, sia nell’organizzazione degli interventi, sull’uso dell’attività collettiva come momento di incontro e di scambio di opinioni, di competenze e di abilità.
L’azione educativa terrà presente l’incontro, il confronto e la collaborazione con le famiglie.

VERIFICA E VALUTAZIONE

La responsabilità di effettuare verifiche sugli apprendimenti disciplinari è individuale e spetta ad ogni singolo insegnante, che avrà cura di tenere aggiornato il “giornale” o l’agenda e/o il registro su cui vengono sistematicamente annotati le prove e i risultati che servono da guida per l’enunciazione del giudizio sintetico da apporre sulla scheda.
La valutazione è necessaria all’allievo, che ottiene un feedback del proprio apprendimento, è necessaria all’insegnante, per valutare se proseguire sulla stessa linea educativa o se adottare nuove strategie, è necessaria all’Istituto scolastico, per verificare l’efficacia del processo di insegnamento/apprendimento impostato.
La valutazione formativa riguarda sia il processo di insegnamento sia il processo di apprendimento e scaturisce da osservazioni sistematiche sull’evoluzione del comportamento, della partecipazione, dell’impegno e di tutto ciò che contribuisce alla crescita cognitiva e psicologica dell’alunno.
Sia per la verifica che per la valutazione, gli insegnanti dichiarano i modelli e si riferiscono a criteri comuni inerenti le capacità relazionali di ciascuno e l’atteggiamento nei confronti della vita e delle attività scolastiche.
I risultati delle verifiche e delle valutazioni in itinere vengono tempestivamente e chiaramente comunicati alle famiglie e agli stessi alunni.

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Obiettivo del rapporto con le famiglie è la collaborazione e la condivisione della responsabilità educativa.
Da parte dell’insegnante ciò può avvenire:
– attraverso la predisposizione di un ambiente accogliente e rassicurante sia per gli alunni sia per i genitori;
– attraverso la disponibilità al dialogo, sia informale ed occasionale, sia organizzato nella forma dei colloqui individuali miranti ad informare sui progressi dell’alunno nei diversi ambiti disciplinari e a rendere conto di quanto la scuola ha fatto per favorire tali progressi.
Da parte dei genitori ciò può avvenire:
– fornendo notizie relative all’ambiente familiare ed ai rapporti relazionali fra le persone che lo compongono;
– manifestando e confrontando le aspettative che si hanno nei confronti della scuola.
Le modalità di coinvolgimento dei genitori sono:
– assemblee;
– colloqui individuali;
– richiesta di collaborazione per particolari attività.

SOSTEGNO PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

È prevista la costituzione del Gruppo H.
L’insegnante di sostegno è di “sostegno” non solo all’alunno in situazione di disagio, ma a tutta la classe in cui è inserito. Perciò possono essere previste per lui attività didattiche che interessino tutti gli alunni o coinvolgano altri alunni della stessa classe.

CONTINUITÀ EDUCATIVA

È prevista la costituzione dei gruppi di lavoro sulla continuità educativa fra la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado.

La programmazione educativa, approvata dal Collegio Docenti e adottata dal Consiglio di Istituto, resta in vigore salvo emendamenti o modifiche che possono essere apportati in qualsiasi momento dagli stessi organi.

Approvata dal Collegio Docenti in data 14 -12 – 2004
Adottata dal Consiglio d’Istituto in data 20 -12 -2004


CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 

(a cura della Commissione valutazione)

CRITERI DI VALUTAZIONE DIDATTICA DEGLI ALUNNI